Ogni viaggio porta con se scoperta e meraviglia. L'ultimo, seppur breve, ha avuto Instagram come protagonista. Per uno come me che lavora sulla rete è quasi una vergogna confessare l'avvio di pratiche digitali, ma tanto è.
Avevo aperto un account del popolare social di foto alcuni mesi fa. Poi era rimasto lì, con la mia foto, lo stesso nick (marcogio59) usato in diverse altre occasioni, e niente più. Mi ero dimenticato perfino la password, ma questo è un classico. Misteri della rete, avevo 235 followers, senza una sola foto pubblicata.
La fortuna del tempo libero, delle bellezze a ogni angolo, dello sguardo libero dalla fretta e tanto altro, mi hanno spinto a iniziare a "giocarci". Il grande merito non è mio, ma di Valeria che usa Instagram da qualche mese e ha uno sguardo fotografico ben più profondo e attento del mio.
Vabbè... "meglio tardi che mai" è una detto che non mi piace, ma ben descrive alcune condizioni.
Instagram, a un pigro tecnologico come me, ha anche fatto rivoluzionare l'ordine delle icone delle app su iPhone. Ed è tutto dire.
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