"A Varese l'ultimo balzo in avanti - scrive Pier Fausto Vedani oggi su Varesenews - è rappresentato da "141 Tour", programma che ogni giorno porta nel nostro computer, nelle nostre case, nei nostri telefonini, un patrimonio costituito da vita, testimonianze e storia dei centri che rappresentano il nostro territorio.
Una iniziativa che mette in soffitta gli scarsi tentativi, istituzionali o privati, nel tempo fatti per offrire una informazione ben documentata su realtà vivaci, palpitanti, spesso sbalorditive, a volte anche poco conosciute, dello splendido Nord Ovest della Lombardia, territorio benedetto dalla natura, dagli abitanti onorato con il lavoro e l'impegno civico, con il rispetto di grandi tradizioni, con la conquista di primati non solo nazionali, con la difesa e l'orgoglio della propria storia".
Un riconoscimento che mi onora perché Pierfausto rappresenta la "vecchia" scuola di giornalismo che ha saputo però attivare quell'immenso patrimonio fatto della propria curiosità. Ho imparato tanto da lui e stamattina leggere le sue parole mi ha emozionato, anche per il candore con cui parla di alcune cose, ormai quasi definitivamente superate da una cultura digitale che sta cambiando il mondo. O sarebbe meglio dire: una parte di mondo.
"Il 141 Tour - prosegue Vedani - sta accumulando un tesoro di notizie e di novità che emozionano e coinvolgono e nel web resteranno sempre a disposizione di tutti, ma che per un cronista che ha navigato a lungo nell'infinito antico mare della carta stampata rappresentano anche il sogno di un recupero parziale ma ancora utilissimo di una comunicazione praticata con i vecchi tradizionali canali e indirizzata a scuole, biblioteche e mondo del lavoro.
La portata sociale ed educativa dell'iniziativa del Tour mi ha fatto ricordare qualche flop culturale da parte di istituzioni che avevano programmato e avviato progetti non tesi a una reale promozione della comunità ma a un ridicolo e dispendioso autoincensamento".
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