Domani nella "mia" Viterbo, prende il via
Caffeina. Se potete prendervi qualche giorno
vi consiglio di andare. Per diverse ragioni.
La prima perché è una terra meravigliosa. In questa stagione poi riserva giornate incantevoli, senza troppo caldo e con possibili escursioni al lago, montagna e al mare.
La seconda perché basterebbero gli Etruschi. E non ultima, perché
Filippo Rossi, dal 2007 manda in scena
uno dei festival più accoglienti e ricchi di proposte in Italia.
Nelle stradine e piazzette del quartiere medievale tutto si trasforma e diventa vita culturale. Basta guardare il
programma del 2013 e quello delle passate edizioni.
"Con oltre dieci giorni di incontri con scrittori e giornalisti, - si legge sul loro sito - dibattiti, reading teatrali, anteprime nazionali, letture sceniche, teatro per ragazzi, concerti, proiezioni, spettacoli,
Caffeina 2013 si terrà dal 27 giugno al 7 luglio: il cuore medievale del capoluogo della Tuscia si trasformerà di nuovo in una vera e propria cittadella della cultura dove poter passeggiare, vivere, indugiare. Dove poter scegliere tra un incontro culturale e prendere un aperitivo, tra assistere a un dibattito o a un concerto e sorseggiare un caffè, tra sonorizzazioni, mostre ed esposizioni,partecipare a un reading teatrale e mangiare in uno dei locali aperti per l’occasione".
Il factotum non passa inosservato e ha portato a Viterbo una vera energia.
Filippo Rossi (nella foto a sinistra), cuore che batte a destra, ma che ha portato anche i voti per sconfiggere l'ex sindaco del Pdl a Viterbo, ha messo tutta la sua energia e competenza che hanno aiutato a far decollare il festival.
Caffeina però, come recita sempre la presentazione,
"è cultura in libera uscita.
Senza vincoli e senza confini. Senza etichette. Caffeina è cultura nuova, senza schemi, senza appartenenze, senza provenienze. Senza divise. É cultura che vive. Che dona e si dona. Senza secondi fini. Caffeina è la leggerezza di una serata estiva. E’ una passeggiata senza obblighi. L’eccitazione di non avere una meta. La cittadella Caffeina è tutta in questa idea, in questo sgarbo alla razionalità,
nel coraggio della leggerezza, nel bisogno di comunicazione. Dell’altro, del diverso, della sorpresa. Oltre i codici del previsto e del consentito, contro ogni dover essere, Caffeina cultura è un “territorio franco”. É libertà di
Il medioevo prende vita: piazze, vicoli, palazzi storici, cortili, scale, logge, chiese con Caffeina diventano il palcoscenico naturale per una proposta culturale che non vuole percorrere strade già battute, sentieri già conosciuti. Dagli incontri al teatro, dai dibattiti agli spettacoli per bambini, dai corsi tematici ai concerti, dalle mostre d’arte alle esposizioni, dall’artigianato alla gastronomia, è come se gli antichi muri ricominciassero a palpitare di un senso tutto nuovo, come se il grigio del peperino conquistasse sfumature inimmaginabili di colore".
scelta. É cultura alta e bassa che si incontrano e si confondono. È approfondimento senza noia, è divertimento con stile.
Nessun commento:
Posta un commento