Ulisse (Verdone), Fulvio (Favino) e Domenico (Giallini) vivono una condizione di forte precarietà sia lavorativa - economica che sentimentale. Sono sempre in affanno per riuscire a mantenere gli impegni con le loro ex mogli o amanti e così si ritrovano ad andare a convivere per poter far fronte alle spese.
Hanno età diverse e questo permette a Verdone di guardare al mondo dei
separati percorrendo almeno un trentennio. I figli dei protagonisti vanno così dalla piccola di Fulvio che ha tre anni, al grande di Domenico che si laurea a pieni voti alla Luiss e si ritrova a dover fare il commesso.
separati percorrendo almeno un trentennio. I figli dei protagonisti vanno così dalla piccola di Fulvio che ha tre anni, al grande di Domenico che si laurea a pieni voti alla Luiss e si ritrova a dover fare il commesso.
Il film cresce di tono via via che passa il tempo. I tre, malgrado una costante fatica, vivono altre storie sentimentali, ma alla fine saranno i figli a permettergli di recuperare una fiducia e speranza nella vita.
Un lavoro ben riuscito che fa ridere, ma che non ha paura di mostrare anche tutto il disagio di una condizione difficile. Un grandissimo Verdone attore e soprattutto una buona sceneggiatura e regia. Non c'è un filo di giudizio e questo permette allo spettatore di cambiare spesso la visuale verso i protagonisti.
Da vedere.
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