giovedì 12 settembre 2013

Una piacevole giornata in viaggio

Lunedì e martedì sarò a Firenze a Dig.it, un festival di giornalismo digitale. Sarò relatore in un panel e poi conduttore di un laboratorio sul live blogging.
Ho deciso di andare tre giorni a Viterbo e di usare il treno anziché l'auto. Alcune ore in più, ma anche il piacere del lasciarmi trasportare e poter osservare, riflettere e anche giocare un po' con la tecnologia.
Di seguito il "diario" con le tappe. Dico subito che trovo molto migliorato il servizio che conosco molto bene, anche con le varie alternative. Mi sono divertito a raccontare alcune impressioni. È stata una bella giornata, anche se un po' lunga.

Ore 11.48 a Gazzada
In partenza per Viterbo. Bel viaggio in treno con cambi a Milano, Roma, Orte e finalmente alle 19.10 alla stazione di Porta Fiorentina. Insomma otto ore, cinque tratte ferroviarie e tre gestori diversi non è male

Ore 13 a Milano con un anticipo di un'ora sul Freccia rossa delle 14.00
Ecco la stazione centrale di Milano, splendido esempio di architettura e oggi tempio del mercato. Però il negozietto della Mouleskine, con i suoi colori e cento prodotti diversi dal solo notebook, mi ha tentato molto. Ora sul Freccia Rossa destinazione Napoli centrale anche se a me basta fino a Roma

Ore 16.55 corro fuori dalla stazione per fare una foto e riprendere il regionale verso Orte delle 17.12 in ritardo di soli 5'
E anche la stazione Termini è andata. Sono sul treno che mi riporta indietro di un'ora verso Firenze. Scenderò a Orte per poi prendere ultimo locale per Viterbo. Nel frattempo mi diverto con iPhone a "truccare" le foto tra panoramica e app per dare gli effetti. Come cambiano le persone tra un treno e l'altro...
Scene di vita sul regionale tra Roma e Orte
"Ciao gioia, ti stanno aspettando per lasciarti le chiavi. Dai ci sentiamo dopo, che c'ho sotto la Ele così mi dice se è tutto apposto". 
Grida, non sussurra come sarebbe logico visto che è su un treno e siamo tutti stretti e non si può fare a meno di ascoltare.
"Ele, allora le chiavi lasciale a Dani che sta passando da te. Se hai problemi e devi uscire la risento è facciamo in un altro modo". E la moretta con un accento tra il basso toscano, l'Umbro e una punta di alto viterbese alza ancora di più il tono.
Intanto la bionda a fianco gioca e tiene il volume del Galaxy al massimo. Wap wap wap e muove le dita veloce e il suono cresce di intensità.
La moretta richiama richiama Dani: "allora tutto apposto la Ele ti aspetta e poi lasciamo le chiavi al bar da Carlo. Oh, grazie sei proprio na' gioia. Un bacione".
Wap wap wap la biondina va avanti finché il treno si ferma perché c'è un problema sulla linea.
"Dovremo effettuare una sosta di cinque minuti per un treno fermo a causa di un guasto".
"Beh per fortuna ci hanno avvertito, dice una terza signora.
Il ragazzo davanti a me non si scompone e continua a leggere un bel tomone di cui non riesco a vedere il titolo. L'altro a suo fianco smanetta sullo smartphone ma senza suoneria..
La bionda ha lasciato il gioco e ora twitta con quel cinguettio stridulo.
I treni di una volta... E il treno entra in stazione a Orte.
Il viaggio continua...

Arrivato a Orte alle 18. Il treno locale riparte alle 18.18. Potrei prendere il pulman che impiega circa 20 minuti meno, ma opto per le rotaie fino in fondo
Orte, stazione di Orte. "Treno regionale per Viterbo Porta Fiorentina è in partenza dal binario numero due. Effettua tutte le fermate salvo Sipicciano -San Nicola". E vai. Che spettacolo di cielo verso la mia Viterbo.
Nella stazione di Orte
Il biglietto per Viterbo alla stazione di Orte me lo hanno fatto a mano. Non scherzo: eccolo qua. Non ho potuto farlo tramite il sito delle Ferrovie perché altrimenti le coincidenze le decideva il sistema e non andavano bene per me. Così alla stazione si forma la coda con una gentilissima signora che compila biglietti a mano. Intanto il regionale è partito con me a bordo e ha fatto pure la fermata di Sipicciano che non era prevista. Si prepara il tramonto e il cielo è davvero bello. Ci vuole una giornata per arrivare in treno. Ma volete mettere? A parte il consumo di co2, quando lo vedresti mai il paese reale se vai in auto? Ne abbiamo da dire della digitalizzazione, esiste ancora un bel pezzo di mondo analogico e qui in questa zona il 3G è una sigla misteriosa e come tale scomparsa. Sarebbe dura fare un 60tour da queste parti.
Ore 19.10 sono in stazione a Viterbo dove viene a prendermi mia sorella e in 5 minuti siamo a casa.
Arrivato ora. Uscito da casa esattamente otto ore fa. Cinque stazioni, tre cambi, tre gestioni diverse, in tutto 56,90 euro. 
Rispetto a 30 anni fa i tempi si sono accorciati di circa tre ore e il costo è poco più che raddoppiato. Non è quel disastro che sempre raccontiamo anche perché il tratto Milano -Roma in 2.55h fa la differenza. In ogni caso, ogni tanto fare così permette davvero di vedere una parte d'Italia. Intanto in città è ricomparso il misterioso 3G. Mia mamma non sa come cucinarlo, ma fa niente perché ne possiamo fare a meno a tavola.

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