domenica 8 settembre 2013

Elysium e il destino della Madre terra

La terra è allo stremo, devastata dalla povertà e dal crimine. I ricchi se ne sono andati, costruendo Elysium, una sorta di satellite dove la vita scorre protetta e immortale. 
Siamo nel 2154 in una Los Angeles irriconoscibile quando Max (Matt Demon) si presta a qualsiasi cosa pur di poter avere un volo per Elysium, unica speranza di salvezza.
Non raccontiamo oltre per non far perdere l'adrenalina che il film scatenerà insieme a una certa ansia. Come con District 9, il regista Neil Blomkamp usa la fantascienza per far passare molti messaggi e il film è pieno di simbologia.
Gli uomini hanno martoriato la terra e sembra che non ci sia più posto per la spiritualità. Sul satellite dei ricchi c'è posto solo per il cinismo e l'interesse di potere del ministro della Cura Delacourt (Jodie Foster) o per la falsa attenzione alla vita del Presidente. In mezzo c'è la vita di miliardi di persone abbandonate e sfruttate solo per garantire la difesa di Elysium.
Ogni clandestino che cerca la salvezza verrà rispedito indietro o annientato. La possibilità di cambiamento è legata solo alla determinazione di Max che lungo lo sviluppo della storia incontra i ricordi di infanzia, ma soprattutto un grande amore della sua vita. Sta proprio nella cura dell'anima allora la possibilità di cambiamento e di svolta.
Un film che fa venire in mente un altro bel lavoro, al limite del capolavoro: In time. Anche lì fantascienza e divisione in caste tra ricchi e poveri con quest'ultimi costretti ad arrancare disperati e senza alcuna possibilità reale di riscatto. E invece...
Ripenso all'incontro di ieri con Leonardo Boff e via via che scorreva Elysium, mi venivano i brividi. Il teologo sostiene che la crisi del mondo è gravissima. "Abbiamo mandato in esilio la Madre terra, la dimensione dell'anima e la spiritualità". L'uomo si salverà, secondo Boff, grazie a valori universali condivisi come la compassione e l'amore. Nel frattempo però, se non si guarda con la sensibilità e con il cuore, i rischi e le sofferenze potrebbero investire milioni di persone sempre più povere e disperate. Assisteremo a un declino ben peggiore dell'attuale crisi che non è solo di natira economica.
Blomkamp, come spesso gli artisti riescono a fare guardando oltre, ha messo in scena molto di tutto questo. Non sempre tutto scorre alla perfezione nel film, ma il messaggio, "se si ascolta con il cuore", come dice Boff, arriva dritto e potente.

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