giovedì 18 novembre 2010

Dell'amore e del dolore delle donne

"Mentre scrivevo e ripensavo a molti momenti della mia vita, ho riscoperto una volta di più un tesoro immenso, che ancora non abbiamo il coraggio di far venire alla luce, anche se ormai abbiamo tutti gli strumenti necessari. Vorrei che queste pagine servissero a due scopi: aprire lo scrigno, e insieme valorizzare ciò che di prezioso lo scrigno racchiude. Con amore e con gratitudine, da parte di un uomo che ha dedicato la sua vita all'ascolto del mondo femminile. Ascoltare, va subito detto, l'ho imparato da una donna".
Parole migliori per raccontare il libro di Umberto Veronesi sarebbero difficili da trovare. Le usa lui stesso a conclusione del suo lavoro. "Dell'amore e del dolore delle donne", Einaudi, è un mix tra autobiografia e riflessione sulla sua visione del mondo.
Bello, profondo, solo a tratti un po' semplicistico, provoca con gusto e garbo. L'oncologo ama le donne, ama la vita e non lo nasconde mai. "Come medico so che non si possono curare i malati senza amarli di un amore «materno», con un affetto che capisce e perdona le regressioni che la malattia può provocare negli uomini e che combatte non solo la malattia nel corpo, ma anche quella che si annida nella mente".
Un libro che affronta grandi temi con occhi sinceri e pieni di fiducia nel futuro.

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