La caccia al tesoro, l'ultima storia della serie di Montalbano delude un po'. Andrea Camilleri si butta in un thriller con finale a sfondo horror ma non convince. Troppo presto si capisce lo sviluppo e non è da lui.
Diverso il romanzo di Raul Montanari, Strane cose, domani. Un intreccio di storie sentimentali, professionali anche qui con risvolti da giallo. Il libro scorre veloce nella prima parte. Scritto divinamente e con una Milano sempre riconoscibile, diventa eccessivo con troppi ingredienti che fanno venire in mente un po' di maionese impazzita. Una parte della storia richiama il film di Roberto Andò con Daniel Auteuil, Sotto falso nome.
Fastidiosi poi alcuni giudizi e un modo sbrigativo di trattare alcune nevrosi del protagonista.
Su entrambi i libri pesa poi un finale davvero poco riuscito.
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