mercoledì 9 giugno 2010

Il popolo e la libertà

Intercettazioni, informazione e democrazia. Una terna di questioni del massimo peso. Repubblica ne sta facendo una battaglia quotidiana. È l''emblema di un Paese che non è più normale in niente e dove la stampa deve fare l'opposizione. Non fa bene a nessuno ma tanto è. Ottimo l'editoriale di Ezio Mauro.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La libertà incontrollata è DEFICIENZA.

http://qn.quotidiano.net/esteri/2010/06/28/351034-corte_suprema.shtml

Le motociclette sono ARMI vere, e nessuno si pone il problema.

La differenza è che in motocicletta non si ha la possibilità di sorvegliare gli altri utenti della strada, non c'è il mirino.

La precedenza rubata con la scusa della maggiore ripresa è uno standard, inoltre nelle intersezioni a raso è obbligatorio stare all'erta e tenere sotto controllo che chi debba dare la precedenza lo faccia.
Ci sono tante occasioni dove questo obbligo non viene minimamente considerato.

esempi (inesaurienti):

http://www.motoblog.it/post/8587/scontro-frontale-tra-due-moto-incredibile

http://forum.milano.corriere.it/milano/05-05-2010/scontro-frontale-tra-moto-1540402.html

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/salerno-frontale-tra-due-moto-muore-il-centauro-pasquale-di-lauro-26-anni-60507/

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/ferrara/2008/04/26/83620-frontale_moto.shtml

http://www.libero-news.it/news/345883/Incidenti__Scontro_frontale_tra_due_moto_a_Palermo__un_morto_e_un_ferito.html

http://pisanotizie.it/news/news_20090806_frontale_moto_cascina.html

http://accendiilcervello.blogspot.com/2009/11/incidenti-i-peggiori-6-mesi-di-sempre.html

http://tribunatreviso.gelocal.it/dettaglio/scontro-frontale-tra-moto-a-claut-muore-a-33-anni/2029904

http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/il-bar-di-triumphchepassione/84168-incidenti-mortali-le-moto-2.html

http://www.radiompa.it/index.php?option=com_content&task=view&id=7484&Itemid=33

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/bacoli-incidente-tra-moto-muoiono-tre-ragazzi/1700155

http://www.zivattir.com/Incidenti-mortali-ed-estremi/q-MHgtUGZmTkpZU0U=

http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cron/napoli-incredibile-scontro-frontale-tra-moto-a-bacoli-muoiono-arpino-tiano-vincenzo-ranieri-e-gennaro-illiano/

http://www.sicurmoto.it/tag/incidente/

http://www.lavocedelnordest.it/articoli/2010/06/04/3358/raffica-di-incidenti-sul-passo-brocon-e-urgente-il-miglioramento-della-viabilita

http://associazioni.monet.modena.it/incstrad/giorn/2001.html

http://www.videoiizle.com/incidenti-da-morte/q-RzE0cjlOblA1eTQ=

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/146494__scontro_frontale_tra_moto_e_scooter_grave_un_giovane/

http://it.newspeg.com/Incidenti-stradali-scontro-frontale-tra-moto-nel-pisano,-due-morti-27792475.html

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Anonimo ha detto...

La libertà incontrollata è DEFICIENZA.

http://www.motoeauto.eu/i-centauri-piu-a-rischio-incidenti/

Un campanello di allarme arriva direttamente dall’ACI; nella capitale più della metà degli incidenti stradali coinvolgono i motociclisti. E’ uno studio che emerge dal rapporto “La sicurezza dei veicoli a due ruote” nel Comune di Roma realizzato appunto dall’Aci.

Le cause degli incidenti sono svariate: aggirarsi tra i veicoli fermi nel traffico ( l’87% dei casi), pericolose manovre a zig zag tra il traffico in movimento (82%) e invasione della corsia opposta (78%). Poi soprattutto tra le donne e i giovani c’è il “vizio” di non rispettare la segnaletica. E purtroppo nella Capitale, dove ci sono tra moto, scooter e minicar circa 659 mila mezzi, diventa un vero e proprio problema.

Il rapporto realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo dell´Aci è stato redatto nell´ambito di un progetto di ricerca nato dalla collaborazione con il Reale Automobile Club della Catalogna e supportato dalla FIA (Federazione internazionale degli automobil-club). I dati riguardano gli ultimi 12 mesi in cui sono stati messi insieme i dati statistici sugli incidenti, le oltre 750 interviste ai centauri e l’osservazione in strada dei comportamenti di chi è alla guida. Comportamenti pericolosi che mettono ogni giorno a rischio la vita di scooteristi e motociclisti, ma non solo.

Nonostante gli incidenti in Italia dal 2003 sono diminuiti, se si guardano solamente le due ruote il pericolo al contrario è aumentato. Nel 99% dei casi un incidente in cui è stato coinvolto un motociclista conta un ferito, mentre sul totale degli incidenti nel 54% dei casi è coinvolto un mezzo a due ruote. Sulle strade il 44% dei morti è rappresentato dai motociclisti.

Ma lo studio mette anche in mostra come parecchie volte la causa dell’incidente è la poca padronanza del mezzo. Oltre a questo c’è una scarsa conoscenza sull’uso di indumenti di protezione. Appena 4 motociclisti su 10 indossano una giacca protettiva, salgono a 6 su 10 quelli che usano i guanti e, strano a dirsi ma, solo 3 su 10 ritengono che il casco integrale sia indispensabile.

Enrico Gelpi, presidente dell’ACI spiega: “Il deficit formativo dei conducenti di veicoli a due ruote è imputabile anche a un vuoto normativo da colmare al più presto. Il nostro studio mostra come i conducenti con un profilo di rischio maggiormente alto siano gli over 35. A dimostrazione della necessità di una maggiore formazione per tutti e non solo per i neopatentati”.

http://www.estense.com/incidenti-stradali-il-pericolo-corre-sulla-provinciale-057469.html

http://www.estense.com/wp-content/uploads/2010/05/cause.jpg

La causa principale degli incidenti stradali totali non è la velocità ma la guida distratta.

Anonimo ha detto...

La libertà incontrollata è DEFICIENZA.

http://qn.quotidiano.net/esteri/2010/06/28/351034-corte_suprema.shtml

NEW YORK - Con 5 voti a favore e 4 contrari vince l'America del Far West. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato ragione alla lobby delle armi e da oggi il diritto al possesso di pistole e fucili è stato esteso ad ogni stato e città della nazione.



Con la sentenza di 45 pagine redatta dal giudice Samuel Alito è stata dichiarata incostituzionale la messa al bando decisa nel 1982 dalla città di Chicago.



La pronuncia di fatto rappresenta una limitazione al controllo sulla possibilità di girare armati da parte dei governi federali, statali e locali. Il diritto è sancito dal Secondo Emendamento della Carta americana, ma finora è stato applicato solo in alcuni territori, come Washington D.C., dove nel 2008 la stessa Corte dichiarò l'incostituzionalità del divieto a detenere armi da fuoco.



Essendo D.C. un territorio federale non era chiaro se la decisione dei giudici fosse da considerarsi valida per tutti gli Stati Uniti. Dubbi rimossi oggi con la sentenza di Chicago. La questione sul piatto della bilancia della Corte Suprema è uno dei temi legali che più divide l'America. Gli Usa detengono saldamente il primato di possesso di armi da fuoco: secondo statistiche governative nel paese sono 90 milioni i detentori e 200 milioni il numero di armi in circolazione. In media sono 80 le persone che giornalmente rimangono uccise.



La decisione, emessa dalla Corte nell'ultimo giorno prima della pausa estiva, rappresenta una vittoria per le lobby che sostengono il diritto alle armi, in particolare la National Rifle Association, che da tempo cercava di abolire il bando al possesso di armi nella città dell'Illinois, tra i più severi degli Stati Uniti.



“Riteniamo che il Secondo Emendamento sia pienamente applicabile a tutti gli Stati - ha concluso il giudice Samuel Alito, un cattolico ultraconservatore, commentando la sentenza – Gli estensori della Costituzione hanno giudicato il diritto in questione come uno dei principi necessari al nostro sistema di libertà regolata”.

Carlo Cattorini ha detto...

le armi tollerate ci faranno rischiare drammi e lutti

Carlo Cattorini ha detto...

le armi tollerate ci faranno INCONTRARE drammi e lutti

Carlo Cattorini ha detto...

più pericolose delle strade sono i motociclisti che non adeguano la loro guida alle strade che percorrono e al traffico veicolare incontrato!
in tutte le scuole guida del mondo insegnano a prevedere gli errori degli altri per prevenirli, mantenendo calma e attenzione continue, invece c'è sempre il motociclista che va veloce e poi si trova una macchina imprevista che stava facendo manovra e che ovviamente non poteva vederlo perché lui non era lì quando essa cominciava (è lui l'imprevisto, non la macchina)