È l'immagine dell'adolescente. Un po' indolente, un po' perplesso. E poi a seconda delle domande si accende e sboccia un sorriso che è subito seguito da una diversa loquacità.
Racconto questi piccoli retroscena di una lunga intervista realizzata per Varesenews. È da poco uscito il suo libro, Vado a fare la chemio e torno.
Su quel divano Paolo è vero, autentico. È lui che ha combattuto il tumore. È lui che adesso vuole riprendersi il tempo rubato da una malattia bastarda. È lui che vuole sfidare la nuova condizione ed essere come i suoi compagni che tutte le mattine prendono il treno per andare a scuola e poi magari un autobus e un bel pezzo a piedi. Lui ha un ginocchio "bionico", ma fa lo stesso.
Paolo ha l'età di mio figlio Stefano, classe '95. E Alice, sua sorella, l'età di mia figlia Sara, '92.
È una lezione per me cercare le domande, studiare, leggere, informarmi, confrontarmi, discutere, ascoltare e poi entrare nelle case e immergermi nelle storie. È un grande regalo che mi hanno fatto Paolo, Rosanna, la sua mamma e Piecarlo, suo papà. Rivedere le ansie, le paure, le speranze, l'orgoglio, negli occhi di altri genitori fa da specchio e fa riflettere su quanto fortune e sfortune siano sempre relative e quanto ogni vicenda può farci crescere e nella nostra crescita incontrare e condividere il cammino degli altri.
Grazie Paolo.
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