L'avremo anche fatto cinque volte, ma stavolta l'emozione è grande. Ci separano poche ore dal lancio del nuvo Varesenews. Quanto c'era da dire, raccontare sulle implicazioni professionali l'ho già fatto sul giornale. Qui posso provare a descrivere le emozioni che passano. Un senso di profonda gratitudine verso tante persone che mi sono vicine, che sono partecipi a questa avventura. Michele per primo con cui abbiamo condiviso un anno duro, ma anche straordinario. Fatto di amicizia profonda. Un fratello non te lo scegli, ma se succede non basteranno mai i ringraziamenti.
Carlo che iniziò con noi questa pazzia e a tutti quelli che ci hanno e ci credono. Quanti ci mettono tutta la propria energia.
Un grazie a Marianna, una donna meravigliosa che mi sta a fianco e mi trasmette forza e tenerezza. E con lei un grazie ai miei figli e a mia mamma.
Senza tutti questi affetti ogni mia azione sarebbe un'altra cosa. E senza le emozioni Varesenews sarebbe altra cosa. E così conto le ore e dormirò "di fretta" aspettando domattina.
Sono felice di questi momenti di adrenalina pura. Felice non solo per me. Conterebbe davvero poco questo. Felice perché un giornale è un'opera collettiva, è un tassello di società, è uno spazio di democrazia e confronto. Felice per tutte le persone che ho citato e per tante altre che hanno creduto in questo meraviglioso viaggio che è Varesenews. Sono tanti, tantissimi, di vecchia data e di recente compagnia. Alcuni sono vicini giorno dopo giorno ma anche fisicamente lontani. tecnici e semplici amici o lettori. Verrebbe lunga nominarli tutti, ma loro sanno che quanto sono a volte burbero, altrettanto sono grato e orgoglioso di averli vicini.
E ora siamo come un convoglio che via via si arricchisce di vagoni, di sedili, di posti e non sempre si canta e si fa festa, ma ora godiamocela tutta.
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