domenica 26 ottobre 2008

Verso Viterbo

Il sole mi ha accompagnato da Como fino quasi a casa, a Viterbo. Un viaggio sereno, verso mia mamma, mia sorella, i miei nipoti, la mia zia, mia cugina, diversi amici. Un viaggio in macchina come non facevo da sette mesi, quando nel cuore di una drammatica notte sono partito con Michele per raggiungere mio papà che era morto da poche ore. In tutto questo tempo ero tornato a Viterbo, ma non così, non da solo.
I colori dell'autunno mostrano con ancor più intensità i cambiamenti della terra. Dopo trent'anni mi emoziono ancora quando sull'autostrada incontro i cartelli che indicano i passaggi delle regioni. Sobbalzo quando sugli appennini leggo Toscana, perché poco dopo si iniziano a vedere file di cipressi e di pini marittimi. Arriva Firenze, il Chianti, il Casentino e subito dopo una striscia di Umbria.
Nelle sei ore di strada molti pensieri sono rivolti al lavoro, agli amori, alle amicizie e mi hanno accompagnato lungo questo viaggio. Michele, Andrea, Nicoletta, Eleonora mi hanno seguito per diverse decine di chilometri con le loro parole al telefono. Isoradio e un folk a più voci con “il boss”, Susanne Vega, Tracy Chapman sono state la colonna sonora prevalente. E sul confine che indicava il Lazio, e finalmente la provincia di Viterbo, a Bomarzo, è iniziata New Orleans di Davide Van de Sfroos. Lo avessi programmato non ci sarei riuscito. Una sintesi così forte non mi sarebbe davvero riuscita. “Padania”, Etruria e un pezzo di mondo unite da pochi accordi, una bella melodia e toccanti parole.
Resterò a Viterbo una settimana. E da qui le emozioni, le riflessioni cambieranno un po' registro. Questo blog è nato qui e devo tanto a questa terra. Ogni giorno le dedicherò un'attenzione particolare raccontandola un po'. E la Maremma non è poi così lontana.

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