Occhi del cielo - celti etruschi italici e la volta celeste. Una mostra deliziosa e importante che ho visto di "straforo" appena chiusa nella Rocca Albornoz a Viterbo.
Un percorso storico e artistico che partendo da due capolavori traccia lo sviluppo delle conoscenze di popoli antichi come gli Etruschi e i Celti rispetto all'astronomia.
La brocca di Brno, tra l'altro già esposta anche a Varese in occasione di una mostra nel 2004, come afferma Venceslas Kruta, "è la summa di arte e conoscenza" dei Celti rispetto alle costellazioni e al cielo. Risale al 280-285 a.c.. Mentre l'altra opera è Il fegato di Piacenza,a detta di Luigi Malnati, rappresenta il "documento più importante, forse l'unico così esplicito, per la conoscenza della cosmologia e insieme dell'immagine che il popolo etrusco aveva dela volta celestiale".
Insomma le "mie terre" e i popoli che le hanno abitate continuano ad intrecciarsi in questi giorni viterbesi.
1 commento:
Vuoi vedere che il cielo è uguale per tutti ;-)
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