Interessante il dibattito sviluppato sul blog di De Biase sulla percezione della sicurezza e sul ruolo dei media. Fa bene a tutti amplificare e sviluppare questo tema in ogni luogo possibile. È un elemento di crescita personale e sociale oltre che di democrazia. E, come afferma De Biase, "non si tratta di un progetto di informazione attiva destinato a restare confinato in un contesto necessariamente minoritario. Anzi: si può sostenere che le tendenze costruttive di diversi media si vadano unificando: i libri, il web, la musica, i video-documentari, il passaparola... I cambiamenti che attraversano questi mondi mediatici sono importanti e, insieme, possono generare ondate di consapevolezza piuttosto importanti. Quando questo fenomeno si manifesta con vigore e per un tempo abbastanza lungo, alcuni messaggi riescono a influenzare anche radio e giornali... A quel punto, la concorrenza alla tv può essere molto forte".
Andrei anche oltre i media. Questi comportamenti producono idee e cultura. Danno speranza. Fanno sentire possibile il levarsi di voci diverse. E la diversità è sempre ricchezza per tutti.
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