Domenica di Pasqua
In teoria riposo assoluto. E invece no, perché da quando è nato sappiamo che l'e-commerce si può fare 7 giorni su 7 e 24h su 24. Figuratevi con Facebook e Twitter cosa non si può fare.
E così Roberto Maroni, "Bobo" per amici e conoscenti, con il suo smartphone (e perché è ovvio che ora mica serve stare in casa a scrivere) dalle 15.30 alle 17, al ritmo di ogni mezz'ora posta sul suo profilo, che di fatto è diventato la fonte di tutti i
media del mondo (padani e non).
Morale: ieri sera, mi sono messo scrivere. "Maroni scatena il popolo leghista" era il titolo.
Va detto poi che la rete di soddisfazioni ne può anche dare (capirai te...). E così dopo che il "nostro Bobo", quasi in tempo reale legge il mio articolo, lo posta sulla sua pagina. Insomma, sembra quasi che ce la suoniamo e cantiamo tra noi. Seeeee.... Sul suo facebook si scatena il putiferio. La Lega trova il suo spazio fuori dalle sezioni e direttamente sui social network. Morale alla fine arriveremo a oltre 100 like, 50 commenti e una trentina di condivisioni. Se pensiamo che era le 11 di sera di Pasqua, certo che di matti in giro ce ne sono diversi...
Non finisce qui perché l'articolo viene messo niente popodimeno che come apertura di Googlenews per circa un quarto d'ora. Morale tremila visite in meno di un'ora.
Lunedì dell'Angelo
Direte: ora si riposa e basta. Ma quando mai? Renzo Bossi più o meno all'ora di pranzo, anziché fare il solito pic nic di Pasquetta, va da quelli di Tgcom 24 e gli sussurra che se ne va dal consiglio regionale . Così, tanto per dare il buon esempio (e visti i video c'è poco da credergli).
Non passa mezz'ora e la rete si rimette in moto. Formigoni twitta subito: "Bene così". Chissà che direbbe della Minetti? Civati non è da meno e si riparte tutti.
Calderoli, Salvini, Bossi, Fontana, tutti a rilasciare dichiarazioni fino a sera tardi.
Nel frattempo i militanti ci prendono gusto e avendo capito che noi giornalisti stiamo lì sui loro profili come i guardoni nell'androne pronti a saltar fuori all'improvviso, ci godono pure. Qualcuno va un po' fuori dalle righe e chiede, oltre alla pulizia, espulsioni, botte, denti rotti e chi più ne ha più ne metta.
Lo spettacolo non è definibile perché muta e trasmuta a una tale velocità che i giornali di carta manco li stampano più per evitare di non capire a quali giorni si riferiscano le polemiche.
Se ce ne fosse stato bisogno, possiamo affermare senza alcun timore che da da domani davvero niente è più come prima.
State tranquilli: parliamo della Lega e dei giornali. Ovvero una compagnia che conta 'na m.....a, o un c....o come preferite voi.
Gli altri possono continuare a preoccuparsi delle cose serie: partiti piglia tutto e voraci come sanguisughe, sempre meno lavoro, un paese sempre più vecchio e meno colto. Però domani dovrò andare a Berghem per la serata dell'orgoglio leghista.
Non vado sulla scopa e non la porterò nemmeno.
Voi ci credete alla pulizia?
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