domenica 29 aprile 2012

La "mia" Nicaragua


Tutti i racconti e i ricordi dei due viaggi in Nicaragua, prima della partenza per il terzo, li ho racconti in un piccolo libro.
Di seguito l'introduzione. Per chi fosse interessato, può chiedermelo o contattare direttamente Ilmiolibro.it e acquistarlo lì.
Quando ho compiuto cinquanta anni, i miei amici, con una buona dose di ironia mi fecero un regalo il cui biglietto recitava: “Mandiamo Marco a quel paese”.
La sottoscrizione fu davvero generosa, ma l’agenzia di viaggio ha dovuto attendere un anno e mezzo prima che io mi decidessi a partire.
Quel paese sognavo di vederlo da trent’anni. Il Nicaragua mi ha accompagnato a lungo. Ha rappresentato molto nella mia formazione personale.
Era il simbolo di tante cose: la rivoluzione, la speranza di un mondo migliore, una chiesa diversa, un pezzo di cultura latinoamericana con la sua musica, l’arte, la letteratura, la solidarietà internazionale. Tutto questo poi, via via, era diventato ancora più vissuto grazie a diversi amici che erano andati a sostenere e vivere progetti di cooperazione.
Sognavo di andare in Nicaragua anche per conoscere la terra dove aveva vissuto Gigi, un mio grande amico scomparso dieci anni fa. Volevo vedere i colori, sentire i profumi, gustare i sapori, guardare i luoghi e conoscere le persone che aveva incontrato lungo quasi tre anni della sua vita.
Sapevo e temevo che avrei incontrato un altro Nicaragua da quello che aveva vissuto lui e, indirettamente, anche io. Questo, e una certa mia resistenza al viaggio, mi aveva bloccato fino all’inverno del 2010. Poi, una serie di eventi hanno cambiato tutto.
Due lunghi viaggi mi avevano messo alla prova. Il primo a Boston con un volo lungo, quasi in solitaria. Il secondo in vespa per un mese in giro per l’Italia. Insomma avevo capito che poi non era così brutto muovermi da solo.
Ma la vera spinta è arrivata da una “creatura” deliziosa. Valeria era venuta in Italia e negli ultimi giorni della sua permanenza l’avevo conosciuta. Una simpatia travolgente, quanto sarebbe bastato per aggiungere il tassello ultimo e più stimolante.
E così il dono degli amici ha trovato la sua strada verso il mio sogno centroamericano.
E sono partito. Ospite di Sergio, Valeska e Valeria. Due viaggi in poco tempo. Il primo nell’aprile e il secondo in luglio. Nella pagine di seguito ci sono alcuni appunti, riflessioni, reportage di pezzi di quei due viaggi. Il primo lo raccontai solo sulla mia pagina Facebook, il secondo sul blog.
Nel frattempo sono cambiate tante cose e anche tanti progetti.
La partenza per il terzo viaggio è alle porte e forse mi farà aggiornare queste pagine.
Grazie Nicaragua, terra dei laghi e dei vulcani, ma soprattutto terra di sogni.
I bambini, insieme con tanto altro, hanno accompagnato il segno della speranza.

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