martedì 4 gennaio 2011

Un altro mondo

Andrea (Silvio Muccino, sua anche la regia e parte della sceneggiatura) ha 28 anni e vive di rendita grazie a un assegno della mamma. Il giorno del suo compleanno riceve una lettera che gli cambierà la vita. Decide di andare a Nairobi dove il padre sta morendo. Il suo ricordo si ferma a poche immagini, ma il Kenia gli permetterà di scoprire un pezzo delle proprie radici. Per capire questo occorre arrivare alla fine del film mentre da subito si ritrova un fratellino di otto anni, Charlie.
La sua vita svogliata e superficiale non sarà più la stessa. Come non lo sarà per Livia, interpretata da una splendida e brava Isabella Ragonese.
È un film sull'amore, sulla possibilità del cambiamento. Non ha la pretesa di raccontare niente del divario tra Nord e Sud. La scelta del paese non è casuale e la si coglie in un murales che ritrae Barack Obama, anche lui di origini keniane.
Un altro mondo è un bel film. Una bella colonna sonora Interpretato benissimo. Due punti deboli: alcune parti della sceneggiatura e il bambino, sempre troppo perfetto e sopra le righe. Charlie è poco credibile.
Grande l'interpretazione anche di Greta Scacchi nella parte della madre di Andrea.

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