domenica 31 ottobre 2010

Riproviamo

Tre mesi di stop. La prima ragione è stato il giro in vespa. Tutto il mese di agosto, come forse saprete, ho girato tutte le coste italiane in vespa. Ho così aggiornato, insieme a Valeria, il blog dedicato a quel viaggio.
Poi una serie di eventi, tra cui l'omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Acciaroli. E per finire, l'esame di stato per giornalista professionista. Ora mi riprometto di pubblicare quanto fatto in questi mesi, ma soprattutto di riprende alcune riflessioni.
Spero di dedicare tempo sufficiente al blog. Vedremo...

1 commento:

Carlo Cattorini ha detto...

Oggi pare che abbiano revocato la promessa dell’obbligo dell’uso di catene da neve o di gomme invernali..
Sarà per non far diminuire la vendita delle motociclette?
SCHIFOSI
Ecco il risultato di una inchiesta dell'Asaps
http://www.asaps.it/indexpage_n.php?id=29340&categoria=Comunicati%20stampa&sottocategoria=&pubblicazione=03.11.2010

FRA DIECI ANNI,
LA PRESENZA DELLE MOTOCICLETTE (20% DEI VEICOLI)
RESPONSABILE DEL 50% DELLE MORTI SU STRADA

http://www.repubblica.it/motori/sicurezza/2010/11/03/news/incidenti_stradali_fra_10_anni_met_vittime_i_motociclisti-8670837/?ref=HRLV-5

Incidenti stradali, fra 10 anni
su 2 ruote metà delle vittime
Secondo una proiezione dell'Asaps nel 2020 ci sarà un pauroso aumento dei morti e feriti fra gli utenti di moto e scooter già oggi con appena il 3 per cento dei km percorsi hanno il 30% del totale delle vittime

Incidenti stradali, fra 10 anni su 2 ruote metà delle vittime
Gli incidenti che coinvolgono veicoli a due ruote a motore (moto, ciclomotori) non sembra possano finalmente far segnare un calo significativo. Mentre dal 2000 al 2008 (ultimi dati Istat disponibili) i morti sulle strade sono passati da oltre 7.000 a 4.731 con un calo del 33%, che ci avvicina al traguardo indicato dall'Europa (-50%), il numero delle vittime fra i motociclisti e ciclomotoristi - come segnala l'Associazione ASAPS (amici della polizia stradale) -rimane praticamente invariato: 1.378 morti nel 2000, 1.380 nel 2008 con gli anni di mezzo che avevano anche superato più volte le 1.500 vittime (record di 1.552 nel 2004). In 10 anni, dal 1998 al 2008, sulle strade italiane hanno perso la vita 14.293 motociclisti e ciclomotoristi, mentre 860.520 sono rimasti feriti. Alcune decine di migliaia in modo irreversibile con amputazioni e paraplegie. Nel 2000 le vittime fra i dueruotisti erano il 21%, nel 2008 sfiorano il 30% del totale.

Con l'attuale trend che vede fortunatamente un calo generale delle vittime della strada, la percentuale dei morti fra i motociclisti e ciclomotoristi entro il 2020 potrebbe toccare e superare il 50% delle vittime della strada, benchè il parco delle due ruote si ferma poco sopra al 20% del parco totale veicoli e le percorrenze medie sono infinitesime rispetto ai km totali percorsi dal resto dei veicoli, auto, pullman e camion.



(03 novembre 2010)



CHI LEGGE QUESTO ARTICOLO PUÒ SOLO PENSARE CHE CHI SCEGLIE DI USARE LA MOTOCICLETTA SIA UN IRRESPONSABILE O UN DEFICIENTE CANDIDATO SUICIDA ASSASSINO

VISTI I NUMERI, È PROPRIO COSÌ...

Invece, Varesenews e i suoi lettori da che parte stanno?