venerdì 2 aprile 2010

Pesce d'aprile

Alle sette e mezza suona il telefono di Carlo. È la prima reazione al potente scherzo messo in piedi nel cuore della notte. "Sono Peppe, ma sei impazzito?"
Più o meno è andata così. Fioroni che sbatte le porte del Pd e va all'Udc che gli prepara la poltrona di segretario. Carlo mi chiama a mezzogiorno per raccontarmi il pesce d'aprile del suo giornale. Di colpo mi si illumina tutto alla sua richiesta di fargli da sponda. E come due ragazzini del liceo (dove lui però non partecipava ai terribili scherzi preparati da me e Stefano) abbiamo riso di un'idea geniale.
Detto fatto ho girato in salsa bosina la scelta dell'ex ministro. E così insieme a Fioroni nell'Udc sono finiti Adamoli, Alfieri e Rossi.
Dopo neanche cinque minuti dalla pubblicazione del'articolo sono arrivati i primi commenti e dopo dieci minuti già quello del senatore che ci diceva che eravamo bravi. Da allora siamo stati tempestati di telefonate e tre ore dopo abbiamo svelato il gioco.
Grandi le reazioni dei diretti interessati e fino a sera tardi sms, telefonate ed email.
La politica è una cosa seria, molto seria, ma ogni tanto riderci su fa bene a tutti. Fa bene allo spirito, fa bene alla mente, fa bene anche al cuore di quanti si stavano disperando per tale notizia, ma anche per quelli (anche se è un po' triste) che hanno preso la palla al balzo per insultare i tre che oltretutto non ne sapevano niente.
Grandi Alfieri, Rossi e Adamoli e con loro il "compagno" Campiotti.

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