sabato 10 aprile 2010

Il paggio più realista del re

Che brutta puntata ieri sera a L'ultima parola. Potremmo finirla qui se non fosse stato coinvolto il sindaco di Varese Attilio Fontana.
I comuni virtuosi soffrono perché il patto di stabilità li stritola. Il meccanismo è quanto mai perverso. Gianluigi Paragone l'ha affrontata bene fine a metà trasmissione, poi lo sbrago totale con Vittorio Sgarbi triviale che gridava, Italo Bocchino indignato (giustamente) per i toni da caccia al terrone (anche se non si dice più così), con Fontana costretto a dismettere i panni dell'amministratore serio e preparato e a indossare la casacca del provocatore. Insomma una vera tristezza.
Un passaggio inquietante, e che verrà messo sotto silenzio è quello in cui Bocchino ha affermato che la Lega in Parlamento vota tutti i provvedimenti che poi contesta tra la sua gente. "Il finanziamento a Catania, Palermo e Roma li avete votati anche voi senza battere ciglio".
Paragone gongola convinto che sia la politica a fare audience. Una trasmissione di parte, ma non per il colore, ma perché esiste in virtù dei padrini che ha. E si sa a che a volte il paggetto è più realista del re.

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