martedì 29 dicembre 2009

Le diecimila pagine del 2009

Ventuno pagine al giorno. Detto così sembrano anche poche, ma alla fine fanno quasi diecimila all'anno. Si chiude il 2009 e i libri letti sono 48. Quelli acquistati 69 e quelli ricevuti 31. Un grazie ad aNobii che permette di avere queste statistiche e a Maremma che mi ha accompagnato mese dopo mese. Un'idea copiata di sana pianta ad Hornby e al nostro Luca De Biase. Una sorta di diario mensile.
Il libro top del 2009 è stato I sogni di mio padre di Barack Obama. Incantevole, affascinante, ricco di umanità. L'attuale presidente degli Stati Uniti lo scrisse quando aveva trentanni e mai più avrebbe pensato di arrivare così in alto. Un'autobiografia che racconta la sua infanzia, la sua famiglia, le origini. I suoi otto fratellie sorelle di tre continenti diversi. I padri spirituali, la crescita e la questione della razza. Insomma una storia epica di un uomo che ama il proprio paese. Esce un affresco di una grande umanità e la parte finale Kenia è un autentico capolavoro che ci permette di capire il percorso di crescita finale di Back Obama. La freschezza del suo racconto, al di là di cosa sarebbe poi diventato il protagonista, lo rende avvincente e davvero interessante.

Per la seconda posizione c'è maggiore imbarazzo, ma direi I miei demoni di Edgar Morin a pari merito con L'arte della vita di Zygmunt Bauman.

Tra il saggio e il racconto tre testi meravigliosi: Il pane di ieri di Enzo Bianchi, La fortuna non esiste di Mario Calabresi e La notte che Pinelli di Adriano Sofri.

Per la narrativa: Il giorno prima della felicità di Erri De Luca, Le lacrime di Nietzsche di Irvin D. Yalom e per chiudere E se covano i lupi di Paola Mastrocola

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