mercoledì 30 settembre 2009

La compulsività del libro

Mi sono arrivati nuovi libri e ripenso alle letture della fase finale dell'estate. Una vera ricchezza di proposte che mi hanno permesso di riflettere su molti aspetti del nostro vivere.
È stato il periodo di libri in "coppia". Ho iniziato con un'accoppiata sul web 2.0. Granieri e Metitieri (tristemente scomparso pochi mesi fa). Poi un'altra con Edgar Morin, I miei demoni, e una splendida intervista di Goffredo Fofi, La vocazione minoritaria. A seguire altro doppio con Yalom e il suo straordinario Le lacrime di Nietzsche e a seguire Miller, L'equazione dell'anima sul rapporto tra Jung e Pauli. E per finire, mi spiace dirlo, l'unica delusione, due grandi del giornalismo Enrico Mentana, La passionaccia ed Enrico Franceschini, Voglio l'America. Più bravi a fare il loro lavoro che non gli autori di diari.
Nuovi acquisti per nuova aria. Un romanzo: Philip Roth, Indignazione. Tre libri di vita con Marco Lodoli che si preoccupa di scuola con Il rosso e il blu, Ida Caputo, Le donne non invecchiano mai e Una storia quasi soltanto mia scritto a quattro mani tra Licia Pinelli e Piero Scaramucci. Dopo la lettura del libro di Calabresi, di Sofri non potevo resistere alla tentazione di leggere da "dentro" la storia di Pinelli.
E mica è finita qui... settimana scorsa, come un tossicodipendente dell'odore dei libri, mi ero comprato l'Autobiografia di Malcom X, Lungo cammino verso la libertà di Nelson Mandela, Un nuovo inizio di Barak Obama, Negli occhi dello sciamano di Hernàn Huarache Mamami.
Ora ci sarà da ridere su come trovare il tempo di leggerli. Ma si sa, prima o poi, in questa o altra vita il tempo si troverà perché intanto cerco ancora.

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