Rialzare la testa e non solo resistere. Senza alcun astio, con pacatezza, ma anche fermezza è ora di dire basta. Di far sentire la propria voce su questo clima putrido, pericoloso, asfittico, che ha ucciso la speranza e la pietà. E con questa la dignita di milioni di esseri umani.
Basta con questa caccia alle streghe nei confronti di quanti sono diversi da noi. Ma poi diversi di da chi? come recita il titolo di un film carino.
Don Ernesto Mandelli, parroco di un piccolo borgo del Varesotto, scrive una lettera aperta alle donne e agli uomini della Lega. Ezio Mauro racconta l'odissea di Titti, l'unica donna viva dei cinque eritri sopravvissuti all'ultima tragedia di quanti cercano "salvezza" nel nostro paese.
Chissà se Roberto Maroni, ma soprattutto davvero le donne e gli uomini della Lega avranno il tempo e la voglia di fermarsi a riflettere.
Un mondo migliore è possibile, ma occorre muoversi qui e ora. E occorre farlo credendo davvero possibile che questo parta dai cuori e dalle menti di tutti: anche di quanti sembrano aver smarrito ogni sorta di umanità.
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