"La mia particolarità è l'aver voluto tenere assieme il diverso"
Ancora Edgar Morin e il suo straordinario libro "I miei demoni", Meltemi, 1999.
Un lavoro importante che racchiude il suo pensiero. Qualcosa di più di una semplice biografia o di un saggio. L'intellettuale francese, onnivoro culturale, come si definisce lui nel primo capitolo, riflette a 360° sulla vita, sulla società, sulla politica, ma in fondo sul senso profondo della vita.
"La dispersione è la minaccia permanente che pesa sul mio essere aperto, sulla mia perpetua ricerca. Cerco, ogni giorno, di cogliere il mondo nella sua molteplicità e nel suo divenire, leggo riviste, opuscoli tra i più vari. Vorrei smettere, piantarla di istruirmi... Tutto ciò che leggo disperde la mia riflessione, e al tempo stesso la stimola... Eppure sono sopraffatto: testi, articoli, libri da leggere si accumulano, si spandono ovunque, mi sommergono... Sebbene sia in me sempre più forte la consapevolezza del non compiuto e dell'interminabil, continuo a lanciare le mie reti per pescare nell'oceano".
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