giovedì 7 maggio 2009

La solitudine dei numeri primi

Una mezza delusione il romanzo di Paolo Giordano. Era oltre un anno che cercavo di leggerlo e l'occasione mi è stata offerta da un impegno professionale. devo presentare l'autore a Varese il 14 maggio in occasione del premio Lyala e di Amor di libro.
La solitudine dei numeri primi inizia con un buon ritmo, una scrittura asciutta, essenziale che ben si presta alla storia. Via via che le vicende di Alice e Mattia, i due protagonisti del romanzo, si sviluppano il libro perde smalto. L'energia tanto presente all'inizio pagina dopo pagina sembra quasi esaurirsi.

Per quanto meritevole, considerando poi che è un'opera prima, resta un mistero l'enorme successo del libro.

1 commento:

squiz ha detto...

Perché ti stupisci del successo di questo romanzo? Oggi vivivamo nell'era della pubblicità non della cultura. Quello che funziona per un pacco di pasta funziona anche per un libro. La gente è incapace di emettere un proprio giudizio critico e finisce col trovare buono anche un prodotto che non lo è. Basta dire che piace alla massa, nessuno vuole essere la voce fuori dal coro.