
"I lettori sanno distinguere una notizia vera da una balla". Un grande Russel Crowe, ormai scatenato in ogni tipo di parte, interpreta un reporter di altri tempi. I riferimenti al Watergate sono continui anche nei luoghi. Un mix di generi in cui vicende personali, spionaggio, politica, affari si mescolano a volte con armonia, altre in modo non sempre convincente tanto da far perdere un po' il filo delle cose. Buon ritmo e ottima interpretazione del protagonista salvano State of play.
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