giovedì 30 aprile 2009

State of play

"I lettori sanno distinguere una notizia vera da una balla". Un grande Russel Crowe, ormai scatenato in ogni tipo di parte, interpreta un reporter di altri tempi. I riferimenti al Watergate sono continui anche nei luoghi. Un mix di generi in cui vicende personali, spionaggio, politica, affari si mescolano a volte con armonia, altre in modo non sempre convincente tanto da far perdere un po' il filo delle cose. Buon ritmo e ottima interpretazione del protagonista salvano State of play.

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