martedì 27 gennaio 2009

Tessitore di pace

Sono passati otto anni. Volati verrebbe da dire. Il tempo non rimargina le ferite e per fortuna nemmeno ci si abitua. Cambiano però le emozioni. L'affetto tra chi resta prende il posto del dolore intenso. La solidarietà scaccia quella terribile domanda: perché?
E così Gigi è ancora tra noi. e con lui tante altre persone che in queste stagioni ci hanno lasciate.
Nella Messa di Valdarno c'era un'atmosfera di pace, di vero amore. Marta è stata splendida. Il suo cammino è stato straordinario e su quella panca, stretta tra due alfieri bellissimi, i suoi figli Tomaso e Giorgio si sentiva la presenza di "un uomo straordinario e semplice" come lo ha descritto sua moglie. "Me lo ricordo lì in cucina a lavare i piatti e poi nella camera ad addormentare i nostri figli, prima di uscire per andare al consiglio comunale o a cantare con i suoi amici. Per lui tutto era importante allo stesso modo". Ecco questa immagine descrive la grandezza di Gigi Bassani.
Per me è stato un fratello e non ho mai pianto tanto in vita mia come per la sua scomparsa. In questi anni con tanti mici ci siamo stretti spesso tra noi. Un ricordo fatto non solo di dolore o nostalgie. Quelle reclamano il loro spazio e non è possibile negarlo. Il ricordo però ha viaggiato nei progetti intitolati a Gigi. Nelle tante azioni di cooperazione internazionale, nelle borse di studio, nelle adozioni a distanza. Una rete di centinaia di persone che condividono ideali e percorsi di vita. Persone tra loro diverse, con storie diverse, con fedi diverse. Unite da un'idea forte che trova nell'amore e nella solidarietà la carica, la molla, la motivazione di stare abbracciati e guardare al mondo con la straordinaria e ordinaria voglia di cambiarlo e renderlo migliore.
In questo cammino, non è retorica dirlo, Gigi continua a battere il sentiero indicando ancora la rotta.
E ancora oggi è bello rileggere le centinaia di messaggi giunti in quei drammatici e dolorosi giorni.
Il 10 maggio ci ritroveremo a far festa a Maddalena di Somma Lombardo, ospiti della comunità dell'Anfaas.

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