Quella di oggi è una brutta pagina del lavoro del Parlamento. Su un tema delicato come quello della scuola a nulla servono i colpi di mano. La Camera, con un voto di fiducia inutile chiesto dal Governo per tagliare ogni possibile modifica, ha approvato il maxi emendamento alla riforma voluta dal ministro Gelmini. Molte le novità. Su tutte quella che smantella la vecchia esperienza della scuola elementare e reintroduce il maestro unico e i voti.
Al di là di aspetti tecnici che andranno valutati poi nel concreto, colpisce questa fretta e totale assenza di ogni tipo di coinvolgimento degli insegnanti in una riforma che sarà epocale. Si smantella uno dei punti di eccellenza riconosciuti a livello internazionale per risparmiare soldi. Questo va detto con chiarezza.
È brutta una nazione dove si deve additare qualcuno come fannullone, come incapace, come inadeguato e causa di ogni male. È brutto perché è lontano anni luce dallo sviluppo, dalla crescita, dall'innovazione che tanto serve all'Italia. È brutto perché senza il coinvolgimento positivo dei lavoratori e di ogni altro ruolo all'interno dei vari settori, non si va da nessuna parte e a mala pena ci si trascina.
La giornata di oggi diventa così ben peggiore di quanto faccia credere chi si lamentarà per dover reintrodurre i grembiulini nelle scuole. E speriamo che in questo mese che attende il voto del Senato, Governo, forze politiche e sociali, addetti ai lavori si siedano a discutere e chi deve farlo ci ripensi.
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