sabato 25 ottobre 2008

Ciao Costantino

La sua casa è piena di libri, di cassette vhs, dvd. Calda, accogliente, aperta. Costantino amava organizzare cene e momenti conviviali. Ci invitava perché per lui gli amici erano uno degli elementi centrali della sua vita. Si conversava, si aiutava in cucina e poi intorno a un tavolo a parlare di qualsiasi cosa fosse stimolante. Costantino spezzava ogni convenzione e invitava ogni genere di persona contaminando età, opinioni religiose e politiche senza alcuna barriera.
Questo suo modo di essere, di fare mi aveva colpito fin dall'inizio. Per me, che lo avevo seguito con sospetto lungo la stagione del suo impegno politico a fianco dela Lega, da cui si era presto staccato deluso, fu una sorpresa fantastica scoprire la sua curiosità, il suo stupirsi per la nostra impresa di Varesenews. Volle saperne di più per poi aderire al nostro progetto.

Negli ultimi mesi l'ho incontrato due volte. A maggio, io e lui da soli, a parlare della vita e della morte. Mi consegnò la sua "biografia irrilevante" e fu tale l'energia che mi passò che, per alcuni giorni, abbandonai le altre letture per divorare le oltre 300 pagine che raccontano pezzi della sua vita. L'ultima volta era ormai divorato dalla malattia, ma malgrado tutto voleva gli amici a cena con lui a condividere ancora una volta momenti conviviali, idee, suggerimenti. E così aveva ascoltato a lungo Michele che parlava di Gianni Biondillo facendosi poi scrivere i titoli dei suoi libri perché non li conosceva e voleva leggerli.
Da lì a poche settimane il suo corpo non ce l'avrebbe fatta più a sopportare un dolore troppo forte e il divampare di cellule impazzite.
Ci ha lasciato tanto Costantino. Un amore per la vita, per la cultura, le idee, per l'arte e la bellezza. Davvero speciale ed è stata una grande fortuna averlo incontrato.

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