sabato 20 settembre 2008

"Where is Cycling Stadium?"

Si corre. E immagine migliore è difficile trovarla. Nel cuore dell'ippodromo, o meglio del Cycling Stadium, c'è un brulicare d persone incredibile. centinaia di operai, volontari, addetti agli stand che stanno facendo una corsa contro il tempo perché già da sabato sera, tutto deve essere pronto per questa edizione dei campionati mondiali di ciclismo. Si parte con le attività di "contorno" e alle 21 ci sarà uno spettacolo per la premiazione di Miss mondiali. Amedeo Colombo è nel suo ufficio. "E un altro giorno è passato. Lavoriamo ormai sempre", dice con un suo tipico fare tra lo sconsolato e l'entusiasmo di chi sa che comunque ce la faranno. Sotto il suo quartier generale ci sono i ragazzi addetti alla vendita dei biglietti che continuaa buon ritmo.
La pista in asfalto è pronta da tempo con i suoi diversi strati che permettono una perfetta pedalata mentre lungo l'intera retta d'arrivo ha ora una lunga serie di novità che corre tutto a fianco. Le tribune Ganna e Binda oltre a contenere migliaia di spettatori sono ora coperte per garantire ogni comfort anche in caso di pioggia, così come la tribuna stampa posta appena dopo il traguardo. Nel mezzo il camion dei cronometristi e soprattutto il palco delle premiazioni, laddove la speranza è quella di vedere spuntare tanti azzurri al momento della vestizione iridata.Lì nei pressi si lavora anche a tarda sera, per mettere a punto nei dettagli il maxischermo principale.
Alle spalle, internamente all'ippodromo dove in genere si sviluppano i prati e le strade di servizio, è in costruzione una città intera. I padiglioni che ospiteranno i tre ristoranti e la grande sala stampa da oltre 900 posti sono montati e al loro interno procedono i lavori d'allestimento. Stessa cosa per il "World's Village", l'area espositiva dove i padiglioni della fiera si alternano al palco degli spettacoli. Già posizionati ci sono un grande "atomium" che nelle forme ricorda quello di Bruxelles, come pure un treno delle Nord ben noto ai viaggiatori, approntato dalla Regione Lombardia.
In pieno centro, nel foyer d el teatro c'è un altro punto strategico per quanti devono ritirare gli accrediti di ogni tipo. Ne sono stati prenotati circa seimila. Un migliaio sono per i volontari e i vari staff che lavoreranno all'evento. Altrettanti per la stampa presente da ogni paese del mondo.Insomma Varese respira un'altra aria. Molti non ne sono convinti, molti restano fermi sulle loro posizioni polemiche o critiche, ma la città si sta poco a poco colorando e dè facile incontrare cittadini di azionalità diverse, turisti con zaino in spalla, altri i camper, altri ancora che gironzolano alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa.Il count down ormai vale solo per le gare. Varese mondiale è già nell'aria.

1 commento:

Tonino ha detto...

Hai ragione, non dovremmo essere così cattivi, noi che lo siamo, con gli organizzatori dei mondiali di ciclismo. Se non fosse per tutto il resto dovremmo veramente dire Bravi! Ed invece ci rimane in gola. Perché? Perché chi ha voluto i mondiali a Varese è portatore di valori che non possono essere condivisi. Ne deriva un atteggiamento critico che si irradia un po' su tutto.