venerdì 25 luglio 2008

Ma chi paga?

Tre settimane fa ho fatto un incidente in vespa. Uno di quelli che mi sono ritrovato troppo spesso a raccontare o leggere sul mio giornale. Per fortuna niente di grave, ma una piccola lesione al tendine di Achille mi tiene bloccato. E così ritmi e tempi cambiano di colpo prospettiva.
È un'occasione per leggere molto, navigare in modo diverso, ma soprattutto sperimentare (anche se ne avrei fatto volentieri a meno) come funziona la nostra sanità, le assicurazioni, gli uffici pubblici e quanto di altro va dietro un banale incidente.
La prima riflessione "pubblica", dopo averla scampata comunque da poterla raccontare, è su che razza di costo ha per la collettività un evento così.
Vigili urbani, carabinieri, 118, pronto soccorso, reparto di ortopedia, ambulatori, ortopedici, fisiatri, fisioterapisti. E siamo ancora a metà dell'opera.
Il nostro Stato funziona, e a Varese direi in modo buono. Qualcosa però bisognerà iniziare a pensare meglio. Una diversa attività di prevenzione da parte di tutti, una maggiore responsabilità e condivisione dei costi sociali da parte delle assicurazioni e forse altro ancora. A me è andata molto bene e oggettivamente, a parte non andare in vespa, ma è banale dirlo, non potevo far nulla per evitare l'incidente. Ma è sempre così?

1 commento:

Anonimo ha detto...

E oggi come sta la zampa?
:-)