venerdì 9 gennaio 2015

Io non mi dissocio


Non ho scritto niente a proposito di queste ultime tre terribili giornate. Ringrazio però Roberta che sull'onda delle sue emozioni vissute in diretta, visto che transitava da Parigi, mi ha stimolato a commentare. Riprendo quello che ho scritto a lei, ma giusto per postare una riflessione che considero stimolante. Sempre oggi ero rimasto dubbioso di fronte alle parole di un mio cugino che vive a Dackar e che si è convertito all'Islam. Ma dopo aver letto Karim Metref lo comprendo meglio. Mouhamed Giampaolo mi scrive "quel titolo non lo condivido.
IO NON CHARLIE E NON SONO NEMMENO UN TERRORISTA. IO SONO GAZA"

Io non avrei scritto quelle parole di Giampaolo, ma per me è facile.
Qui di seguito trovate il mio commento e il link al post di Karim Metref.
Non dobbiamo cedere al buio, a un mondo senza speranza di cambiamento. Questo sarebbe darla vinta a chi semina terrore. Siamo fatti di emozioni e razionalità. Tenerle in contatto, farle dialogare è cosa complessa nella quotidianità, diventa ancor più dura, soprattutto se non c'è abitudine, quando subentra la paura. Il terrorismo gioca anche su questo. Non ci credo alle guerre di religione, non in questo momento storico. Ho appena letto questa riflessione di Karim Metref, un educatore e blogger che vive a Torino. Merita...per provare ad andare oltre

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