martedì 8 maggio 2012

Isole da sogno


Cinque giorni incantevoli a Corn Island, in mezzo all'oceano atlantico. Ho scritto durante quelle ore su Facebook perché più immediato, caricando anche tante foto. Riprendo alcune cose e poi scriverò la storia di Alessandro e Caterina e della loro Princesa dell'isla, il posto dove ho soggiornato.

Ed eccoci qui, al primo risveglio sull'isola. Nella notte a cullare è il rumore dell'oceano e a disturbare quello delle zanzare che hanno banchettato con me. Ci pensano i diversi generi di uccelli e qualche gallo in lontananza a completare la colonna sonora.
Stamattina c'è un bel cielo malgrado le previsioni di pioggia, ma qui temo che possa cambiare tutto in dieci minuti. La Princesa de la isla è su un angolo di terra, pieno di palme di noci di cocco, conserva un carattere naturale, essenziale, senza tanti fronzoli. A gestirlo sono Alessandro e sua moglie Caterina, ma ne parlerò meglio in altri momenti.
Ora, seduto davanti all'oceano, con il caldo che già bussa alle porte, penso a quanto la natura possa trasmetterci e a quanto poi, troppo spesso, noi umani non si riesca a cogliere.
Buenos dias nica y buenas tarde Italia.

Malgrado l'arrivo del solito Cristoforo Colombo nel 1502 le Corn Islands, giusto il plurale perché le isole sono due, queste terre restarono incontaminate fino al 1660. Da li in avanti gli europei se le sono contese a suon di cannoni e pirati. In ogni caso dal 1841 sono indipendenti e gli schiavi che vi furono portati per coltivare il grano, da qui il nome delle isole, furono liberi. La great Corn island è abbastanza grande da smarrirsi tra piccoli centri abitati e spiagge selvagge, ma anche abbastanza piccola da ritrovare con facilità la strada di casa. La popolazione è accogliente e come dice la mitica Lonely Planet, "il reggae e la musica country coesistono in totale armonia. Più a lungo vi si soggiorna meno voglia avrete di andarvene". E quanto è vero. Ci ha accolto anche un tempo incredibile con un sole e una temperatura da incanto. Unico rammarico il divieto di pesca delle aragoste per tre mesi e la sospensione del campionato di baseball. Ma ce ne faremo una ragione. Intanto, alle 17,20 si preannuncia un altro tramonto mozzafiato con un cielo inverosimilmente azzurro e quasi senza nubi.
Oggi una lunga camminata per quasi metà dell'isola da Long Bay a North End, con tappa a Dos Milles, uno dei ristoranti più popolari. Spiagge come nelle cartoline con le sole palme da cocco a fare da sceneggiatura.

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