venerdì 29 luglio 2011

Un anno fa

Parte della testata del blog www.invespa.com
Mamma che emozione. Un anno fa stavo preparando lo zaino e gli strumenti per il lungo viaggio sulle coste italiane. Ventimiglia Trieste 25 anni dopo Michele Serra. Ero felice, ma anche preoccupato. Non potevo ancora sapere che sarebbe diventata una delle esperienze più affascinanti della mia vita.
Sul blog proprio il 29 luglio scrivevamo:

Dedicato a quanti coltivano i propri sogni e continuano a credere che questo mondo si possa cambiare. Dedicato a quanti non se lo possono permettere e invece sarebbero molto bravi a realizzarlo e raccontarlo.

Dedicato ai tanti che mi stanno seguendo e aiutando e a quelle che da qualche parte nascosta, anche senza il web, lo seguiranno.
Non  porterò della musica con me. La colonna sonora saranno le voci, il suono del mare, i rumori per le strade, nelle spiagge, le grida dei bambini, i ricordi degli anziani. E lo saranno anche i profumi, gli odori, le puzze.
Grazie a tutti quelli che hanno scritto e a quelli che vorranno seguirmi.
Alcuni messaggi
“Caro direttore, buon viaggio!. Certo, un bell’impegno: 30 tappe in 30 giorni…Leggerò volentieri i tuoi resoconti in tempo reale. Allora,  arrivederci a settembre, alla bella festa di Varesenews”
Il sindaco di Varese – Attilio Fontana
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Caro Marco, che piacere risentirti, e che bella idea che hai avuto! A dire la verità, ha il sapore dell’impresa “da guinness”, perché 3600 chilometri sono veramente tanti, caspita! Ma sono sicuro che sarà un’esperienza che ti arricchirà molto. Certo che ti seguirò, sia tramite il blog sia tramite Facebook. Ti faccio un grosso in bocca al lupo, e spero sinceramente di rivederti presto, magari proprio quando passerai… di qui :) .
Un caro saluto
Luca
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Caro Marco,
con ammirazione seguirò il percorso di ricerca del tempo perduto, di quello ritrovato e di quello che sarà che vai a compiere su due ruote attraverso una Italia che va descritta proprio da un giornalista di vaglio quale tu sei. Sono convinto, visto il tempo che ci conosciamo, che saprai mettermi in sintonia con quel che i tuoi occhi “varesini” per residenza ma italiani per vocazione vedranno e che le tue parole trasmetteranno rendendo carta stampata, ascoltata o videovista un momento unico e vivo di questra nostra esistenza.
Ciao, buon cammino
GianCarlo
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quando marco è passato da me in ufficio e mi ha detto: vado in vespa da trieste a genova, ho pensato che fosse una scelta bizzarra ma divertente.
peccato che nella mia testa il percorso fosse trieste, venezia, bologna, via emilia, colli piacentini, genova. Un paio di giorni, facciamo tre, tutto sommato un weekend divertente.
Quando ho capito che da trieste a genova significava coprire la distanza percorrendo tutta l’italia in lungo e in largo, ma soprattutto su e giù, per un attimo ho pensato di chiamare la neuro!!! per lui, non per me. O forse per entrambi perchè non c’ero arrivato subito.
Amo la vespa. Ho scoperto tardivamente cosa vuol dire possedere quel pezzo della storia del design italiano: maneggevole, leggera, bella, comoda, parsimoniosa. Oggi penso potrei a rinunciare a qualunque mezzo di trasporto tranne la mia LX nera: la uso sempre, estate e inverno. Mi piace da pazzi come cambia d’abito con il passare delle stagioni: d’inverno parabrezza, copertina, manopole, gli accessori che mi fanno sentire un po’ anziano.
D’estate, però, si spoglia di tutto e appare in tutto il suo splendore e il suo design essenziale, quello che accompagnerà marco nella sua cavalcata. La racconteremo anche in radio, cercando di trasferire quei profumi, quei colori, quelle sfumature che dalla vespa si vivono al massimo, senza mediazioni.
Buon viaggio!!!
Luca Viscardi
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Magari possiamo raccontare di questo tuo viaggio in un numero di Tabloid (dicembre?) nella parte “iniziative dei colleghi”….creativi!  Per intanto buon lavoro, ci sentiamo al tuo ritorno,
letizia
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Grande viaggio! Ti seguirò su Prealpina e Varesenews.
Ciao,
Raffaele
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Grande Marco, ti seguirò con vivo interesse. L’ iniziativa è bellissima ed il ‘ritorno’ da parte di tutti i lettori, sicuro. Un abbraccio, ‘in culo alla balena’ e buon viaggio’.
Paolo Rossi
P.S.: se mi viene in mente qualcosa……non mancherò.
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Buona fortuna direttore! E ricorda: i sociologi e i laureati non sanno le cose ma sanno come dirle. I fruttivendoli, i pescatori, i muratori, i panettieri, i contadini e tutti quelli che come loro portano avanti questo paese, sanno tutto ma lo sanno spiegare solo a modo loro.
Quando non hai idea di che scrivere ne scegli 4 o 5, li ascolti uno alla volta a ruota libera senza prendere appunti. Poi shakeri tutto e cominci a raccontare il luogo che stai visitando inserendo alcune delle frasi che ti hanno detto, in ordine sparso, così come ti
riaffiorano nella memoria. É come se per qualche istante ti avessero prestato una parte del loro sguardo. Hasta siempre!!:)
Tomaso
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Le auguro un buon viaggio e anticipo i ringraziamenti per i Suoi articoli.
Se passa per Bagnara Calabra sono felice di poterLa salutare e ospitare: sono in ferie per tutto agosto.
Giuseppe Campolo
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Caro Marco,
seguii, a suo tempo, Michele Serra. Seguirò anche te. Intanto complimenti per l’entusiasmo e lo spirito d’avventurosa libertà. Un abbraccio.
Gaspare
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Bella Marco,
sapevo a grandi linee del tuo progetto, ora è più chiaro: grande idea! In bocca al lupo, ti seguirò volentieri.
Lorenzo
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Caro Marco, dopo una tre giorni all’insegna della bicicletta (che mi ha tenuto lontano, parentesi salutare, da computer, web e carta stampata), leggo di questa tua matta ma affascinante idea che sta per diventare realtà. Un po’ ti invidio, lo confesso!  Buon viaggio e buon divertimento: ti seguirò senz’altro e ne darò informazione dal mio blog, nell’attesa di vederci a settembre per parlarne vis à vis. Ciao.
Paolo
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Ciao Marco IDEA MERAVIGLIOSA e sicuramente avrà successo, per quanto ti possa essere utile disponi pure, anzi se magari riuscissimo a vederci sarebbe anche meglio. Io sono qui sino al 4 poi il 5 parto per l’ennesimo viaggio in Tibet (sta divenendo la mia seconda dimora….) quindi dimmi tu quando ci si può incontrare. Se vuoi venirmi a trovare mi fa solo un gran piacere.
Attendi tue news e un caro saluto
Silvano
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Ciao Marco bellissima iniziativa la tua cercherò di seguirla.. quando arrivi in costiera amalfitana chiamami
Michele
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Ciao Marco, questo Gran Tour in Vespa è davvero una bell’idea giornalistica (viene in mente non solo Serra ma anche le salite a cavallo di Stendhal al Sacro Monte di Varese) e seguirò il tuo diario sulla Prealpina e sugli altri media con molto interesse. TI ringrazio di considerarmi utile per idee e suggerimenti e cercherò di meritarmi la fiducia. Visto che parti in agosto tieni conto – se ti può servire – delle polemiche sugli aumenti dei canoni demaniali delle spiagge e sui blitz degli ispettori dell’Agenzia delle Entrate negli stabilimenti balneari: pensa che vanno a curiosare perfino negli ingredienti (gin, rum ecc.) che i baristi utilizzano per i cocktail… Magari ti sto dicendo cose che non c’entrano col tuo viaggio e che non t’interessano: prendile come una reazione d’istinto alla tua graditissima mail, leggendo le tue cronache capirò meglio che taglio vuoi dare al diario, ciao e buon viaggio
Sergio
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Lo seguirò di sicuro. E con un pizzico di invidia.
Buona Vespata
Marco
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Caro Marco, complimenti per il tuo azzardo e per la tua giovanile passione, ti ringrazio di avermi informato ti seguirò (non in vespa) in questa tua avventura e se ritieni di poterti essere utile….P.S. quando c‘era la lira,la Dc e il Pci c’era anche il PSI e non c’era la Lega nord…Tuo cordialmente IN BOCCA AL LUPO!
Nino
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Che bella cosa! sicuramente seguirò le tue avventure in giro per l’Italia!
Veronica
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MITO, quasi come la vespa.
Anche questa volta sei riuscito a unire l’utile al dilettevole.
Dai certamente seguirò il blog, ma non possiamo connettere il tuo giro e promuoverlo anche su varese turismo?? modo, forma e contenuto eventualmente decidilo tu
Congratulazioni ancora e un forte abbraccio per uno speciale in bocca al lupo.
Giovanni
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Anche un minuto è un lungo viaggio.
Vai e ammira tutto con occhi attenti e imparziali.
Andrea
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complimenti, è una bellissima idea. Ti seguirò con grande curiosità anche se ad agosto sarò anch’io lontano di qui e non riuscirò sempre a collegarmi sul web. Un abbracccio, e rinnovati complimenti per il tuo giornale
Max
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sono contento per te e mi ricordo bene il viaggio di michele serra (anche se allora lo giudicai un sorta di sacrilegio, che il giornale degli operai si facesse sponsorizzare dai campioni del capitalismo…)
all’unità avranno in archivio i suoi racconti e ti sarà senz’altro utile per un confronto tra quella italia e questa qui… ti offro da bere se trovi almeno un punto in cui siamo meglio adesso (a parte il mac, che però è americano…)
per ora non mi vengono idee se non quella di tornare a casa risalendo il Po e il Ticino, così passi da Sesto…
Rob
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Ciao Marco,
trovo sia grandioso! ;-) sei un uomo dalle mille idee e mille progetti…. se avrai bisogno di qualsiasi cosa, io ci sono!
buon viaggio! ti stimo anche io parecchio
Nicola
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Caro Marco, credo che la tua avventura sarà molto interessante, così come lo sarà il modo in cui hai scelto di raccontarla. E’ l’epoca in cui bisogna metterci coraggio e fantasia! Dunque ti seguirò….idealmente! buon viaggio!
a.f.
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Caro Marco,
ho girato l’Europa con una vecchia 127 special quando – come si dice in Francia – “on n’avait rien mais on avait toute la vie”. Sono appena rientrato da un viaggio in auto nel Galles e sto partendo per il sud-ovest della Francia. Puoi ben capire quanto il tuo progetto mi affascini. Rientro al giornale il 2 agosto: senz’altro valorizzeremo la tua esperienza anche sul Giorno! Vedremo come.
Con altrettanto affetto e stima.
Ezio
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Ciao Marco, so già tutto… Ho le mie fonti, spesso chiedo di te… ;-)
È certo che ti seguirò… In bocca al lupo e.. ti saluto con un po’ di invidia…
Massimiliano
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Ciao Marco,
ti seguirò nella tua avventura. Conserva sempre questa tua grande libertà!
Ciao
Giorgio
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caro marco, complimenti per l’idea….suggerimenti? se lo facessi in bici sarebbe meno inquinante e probabilmente più salutare per te, ma non hai il fisico e ci vorrebbe troppo tempo, quindi ti sia concessa la vespa..naturalmente ti seguirò con attenzione e con un po’ di invidia e se dovessi essere al mare da qualche parte, durante il tuo passaggio, verrò a fare il tifo!!!!! forza marco
Carlo

5 commenti:

Carlo Cattorini ha detto...

Il volante di qualsiasi automobile controlla la direzione delle ruote davanti, che sono a fondosterzo quando il volante ha fatto un giro e mezzo. Per le motociclette lo stesso sterzo lo si ha girando il manubrio di quarantacinque gradi circa. La maggior ripresa e la maggior velocita di cambiare direzione determinano questa imprevedibilità, che viene spacciata per libertà. Poi succedono gli incidenti perché ci sono i motociclisti che si sentono superiori a tutti.

Il volante di una automobile è oltre undici volte più preciso del manubrio di una motocicletta...

lo strumento per comandare il cambiamento della velocità di una vettura è indipendente dallo strumento per comandare il cambiamento della direzione...
invece sulla motocicletta tali strumenti interferiscono l'uno con l'altro...

Carlo Cattorini ha detto...

Per favore, denunci anche lei che tante (troppe) persone sono decedute per le motociclette.
Può salvare delle vite.


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"Nel 2009 in Italia, si sono registrati infatti 1124 decessi, 22mila 480ricoveri ospedalieri, 258mila accessi al Pronto soccorso."

"La moto affascina, costa meno di un auto, si utilizza per lunghi percorsi e, soprattutto, è veloce. Ma per guidarla sono necessari esperienza e perfette condizioni fisiche. Il centauro infatti viaggia in un continuo stato d'allerta e deve reagire in pochi secondi a stimoli molteplici e improvvisi. Tuttavia, anche se l'errore umano è la prima causa di incidenti, solo nel 37% dei casi la colpa è del motociclista. Nella maggior parte dei sinistri la responsabilità è dovuta ad altri veicoli e nel 13% dei casi alle condizioni ambientali. (ASAPS)"


Bisogna aggiungere che il 100% dei motociclisti lo è volontariamente, sapendo quello che fa, e sapendo che nella metà (= 37% + 13%) dei casi gli infortuni non sono provocati dagli altri.
L'imposizione del pericolo è una prevaricazione fatta dai motociclisti sugli altri.

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­ (moto prova circuito mentre è chiuso e uccide altro motociclista)
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ecc. ecc.

I motociclisti pretendono "il diritto al brivido personale" a spese del mondo?

Carlo Cattorini ha detto...

tante (troppe) persone sono decedute per le motociclette.


­­­­­­­http://www.asaps.it/33571-Incidenti_in_motocicletta:_%22Sulle_strade_troppe_vittime%22A_lanciare_l%27allarme_l%27ultimo_rapporto_pubblicato_da_Oms_e_Banca_mondialeAll%27Italia_spetta_il_triste_primato.html

"Nel 2009 in Italia, si sono registrati infatti 1124 decessi, 22mila 480ricoveri ospedalieri, 258mila accessi al Pronto soccorso."

"La moto affascina, costa meno di un auto, si utilizza per lunghi percorsi e, soprattutto, è veloce. Ma per guidarla sono necessari esperienza e perfette condizioni fisiche. Il centauro infatti viaggia in un continuo stato d'allerta e deve reagire in pochi secondi a stimoli molteplici e improvvisi. Tuttavia, anche se l'errore umano è la prima causa di incidenti, solo nel 37% dei casi la colpa è del motociclista. Nella maggior parte dei sinistri la responsabilità è dovuta ad altri veicoli e nel 13% dei casi alle condizioni ambientali. (ASAPS)"


Bisogna aggiungere che il 100% dei motociclisti lo è volontariamente, sapendo quello che fa, e sapendo che nella metà (= 37% + 13%) dei casi gli infortuni non sono provocati dagli altri.
L'imposizione del pericolo è una prevaricazione fatta dai motociclisti sugli altri.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/varese%20provincia/229987_copia_di_scontro_in_moto_a_buguggiate_morto_uno_dei_due_uomini/
http://www.wintersport-news.it/5756,News.html
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/229999_incidente_nella_notte_a_como_morto_un_motociclista/
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/1-settembre-2011/incidente-moto-muore-25enne-1901419273064.shtml

http://www.cronacalive.it/carpi-modena-suora-investita-e-uccisa-da-motocicletta-gravi-2-anziani.html

http://www.bergamosera.com/cms/?p=73950 (moto prova circuito mentre è chiuso e uccide altro motociclista)
http://www.milanoogginotizie.it/cronaca/2011/9/7/news-35866/como-schianto-in-viale-varese-muore-motociclista.html
http://www.cronacaflegrea.it/e%E2%80%99-guerra-ai-motociclisti-indisciplinati/
ecc. ecc.

I motociclisti pretendono "il diritto al brivido personale" a spese del mondo?

Domy ha detto...

ciao, se ti serve un vignettista guarda il mio blog

Andrea ha detto...

Ottimo Blog, sembra quasi un diario personale.