lunedì 19 luglio 2010

Tutti con il Grande fratello

Adotta una telecamera per il tuo comune. È l’ultima trovata di un’amministrazione del Varesotto. L’idea è semplice. Grazie all’installazione di un centinaio di “vedette” si vuole mettere sotto controllo il territorio contro possibili atti che turbino l’ordine e il decoro del paese. Il sindaco di Samarate non ha dubbi: «Rigore, puntualità e severità sono i punti fermi per migliorare la buona convivenza tra i cittadini».
Il suo comune spenderà quindi circa centomila euro per dotarsi di un centinaio di telecamere.
Il rigore e la severità stanno diventando le parole magiche che possono risolvere tutti i nostri problemi. Almeno così sembrerebbe. Settimana scorsa si ricordava lo stesso tenore di intervento da parte del ministro dell’Istruzione per cambiare la scuola. La risposta allora fu repentina, una valanga di bocciati in più. Poi per la qualità ci sarà tempo.
Ora vengono altre domande.
Una volta nei paesi e nelle piccole cittadine come Samarate, (non ce ne voglia il sindaco Leonardo Tarantino, ma le sue parole e progetti sono utili per riflettere), le persone tra loro si conoscevano. Esisteva, insieme con una socialità diffusa, anche un controllo sociale. Cambiamenti demografici, fenomeni migratori significativi e ritmo di vita diversa hanno via via modificato il modo di stare insieme dei cittadini.
A questo si è aggiunto però una diversa considerazione degli spazi pubblici. C’è scarsa attenzione ai momenti di socializzazione e di incontro. Una città viva, vissuta, partecipata sa reagire in modo energico a possibili elementi di devianza e inquinamento di una serena convivenza. Ha nelle sue corde la capacità di prevenire senza nemmeno saperlo, piuttosto che curare fenomeni difficili da risolvere. Certo oggi è più complesso perché siamo in presenza di una mescolanza di culture e abitudini. A maggior ragione c’è però bisogno di incontro e di capacità di ascolto.
Siamo così sicuri che i nostri territori abbiamo così tanto bisogno delle telecamere per prevenire atti illeciti? O forse non sarebbe più opportuno chiedersi come rivitalizzare le comunità grazie alla partecipazione dei cittadini?
A meno che il sindaco Tarantino non sia rimasto colpito dalle recenti indagini sulla ‘ndrangheta che ha così inquinato la vita dei paesi confinanti al suo. Se le indagini venissero confermate c’è da non star tranquilli perché vi sono coinvolte anche figure istituzionali.
Se fosse questo a sollecitare Tarantino restiamo però ancor più dubbiosi, perché lui appartiene a quello stesso partito, la Lega Nord, che si appresta a votare una legge (quella sulle intercettazioni) che mette in difficoltà i magistrati proprio nelle indagini contro il crimine.
Nel caso della criminalità organizzata, ma anche del malcostume politico, occorre avere un giusto mix tra mobilitazione popolare e attività repressiva delle forze dell’ordine. Questa seconda è fondamentale per garantire la sicurezza ai cittadini.
Nelle nostre piccole comunità siamo invece così sicuri che la convivenza si migliori grazie al rigore alla puntualità e alla severità?

Nessun commento: