Toccateci tutto ma non la nutella. Giorni indietro si è scatenata una mezza bufera dopo un contrastato voto del Parlamento europeo sull’obbligo di fornire alcune indicazioni sulle etichette dei prodotti alimentari. Insomma qualcosa che assomiglia a quanto già fatto per le sigarette.
Apriti cielo. Articoli sui giornali, prese di posizione a vario titolo, fino alla costituzione di un comitato “giù le mani dalla nutella”.
Ora lasciando da parte alcune uscite politiche che prendono subito la palla al balzo per attaccare l’Europa, la vicenda rimane comunque interessante.
La nutella è entrata nel nostro immaginario. È uno di quei prodotti simbolo del nostro Paese. Un po’ come la pizza, la cinquecento, la vespa e pochi altri.
Come spesso capita, è nata da un errore di progettazione e ha avuto il suo sviluppo a partire dal 20 aprile del 1964 quando è stato messo in vendita il suo primo barattolo. Un prodotto tipico di Alba che ha preso questo nome combinando il termine inglese di nocciole, nut, con qualcosa di più familiare come “ella”.
La Ferrero nel tempo non poteva non sposare anche le moderne forme di comunicazione e così gestisce un sito internet frequentatissimo e un gruppo su Facebook con oltre un milione di fans. Che poi sono gli stessi che si sono subito scatenati sulla Rete per difendere il loro piacere con slogan diretti del tipo “non ci interessa se sia vero o falso che possa far male. Ci piace e basta, e lasciatecela mangiare in pace”.
C’è un attaccamento incredibile e lo si può misurare in tanti modi. I modelli delle confezioni negli anni si sono moltiplicati catturando sempre l’attenzione dei consumatori. Entrare in autogrill senza acquistare un barattolo o una mini confezione è un’impresa dura, soprattutto se siete accompagnati da bambini. Epica quella scena di un film di Nanni Moretti dove lui è di fronte a un barattolo gigantesco. E’ entrata nelle canzoni, nelle battute dei vip, nei modi di dire.
Sembra anche che sia un valido modo per reagire alla depressione, e ci sono recenti ricerche che affermano che la nutella, insieme con il rossetto, rappresenta un bene rifugio a basso costo. Insomma di fronte a problemi, magari anche seri, una cucchiaiata di crema alle nocciole potrebbe essere la soluzione più veloce e indolore.
E invece no. Perché dobbiamo sapere che questo comportamento nuoce alla salute e potrebbe portare all’obesità. D’accordo, bisogna prevenire ogni diversa forma di patologia che condizioni negativamente la nostra vita. D’accordo, ai problemi occorre trovare le vere soluzioni e non un dolce surrogato, ma viene da credere che così facendo magari si smetta anche di ridere. E allora si che dovremmo iniziare a preoccuparci.
Un po’ quello che ci sta già succedendo. Tanto che di fronte a un fatto così assurdo, anziché sorriderci e riflettere si scatenano prese di posizioni dal tono talebano.
Un po’ di leggerezza non ci farebbe poi male.
Qual è infatti l’immagine più bella di un bambino di fronte a un barattolo di nutella con tutta la faccia impiastricciata?
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