sabato 21 febbraio 2009

Sinistra e giornali

L'editoriale di questa settimana di Internazionale non poteva non trattare del Pd e della sinistra.
L'analisi di Giovanni De Mauro è come sempre pungente e merita attenzione
"Quindici giorni fa Alexander Stille ha tenuto una lezione al corso di nuovi giornalismi organizzato da Internazionale in collaborazione con la Luiss. Per cominciare ha chiesto agli studenti quali sono gli argomenti di cui parlano più spesso con i loro amici, quelli che li preoccupano di più. In cima alla lista hanno messo il lavoro per i giovani, il ricambio generazionale, l'ambiente. Poi hanno preso le prime pagine dei quotidiani del giorno. E hanno cercato invano degli articoli su quegli argomenti. Se i quotidiani vendono sempre meno copie è colpa soprattutto di quella distanza, ogni giorno più grande, tra i bisogni di chi compra i giornali, o vorrebbe comprarli, e gli interessi di chi li fa. Tra domanda e offerta. In fondo non è molto diverso da quello che succede nel Partito democratico. Perché, curiosamente, oggi in Italia il centrosinistra ha gli stessi difetti di molti quotidiani. La stessa incapacità di rinnovarsi. Condita con molta autoreferenzialità che a volte sconfina nell'arroganza". - Giovanni De Mauro

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Indubbiamente il momento è difficile.

Ma trovo questa analisi molto ingenerosa.

Ad esempio, per mesi il PD ha condotto una campagna nazionale sui temi della crisi economica, a sostegno dei precari e dei lavoratori.

Chi l'ha vista, direte voi.
Eppure i banchetti, anche a Monza, ci sono stati, idem per gli incontri pubblici, i manifesti... Tutto travolto dal caso Englaro.

Volutamente montato ad arte, perchè in grado, tra l'altro, di creare problemi all'interno del PD. Ed infatti li ha creati.

Per quanto riguarda, invece, l'ambiente, è stato uno dei punti cardine nella generosa lotta di Soru in Sardegna.
Chi l'ha visto, direte voi.
Sì, la Sardegna l'abbiamo vista in TV: ma solo quando ci andava il signor B.

A questo punto, non viene il dubbio è che i mass media nazionali siano un po' strabici???

Non è che si sta giudicando sulla base di una immagine distorta?

Conosco un buon oculista
E non è la prima voltache lo propongo :-)

Gimmi Perego

Anonimo ha detto...

Carissimo Gimmi, concordo con te sull'immensa responsabilità che hanno i giornali. ne so qualcosa visto che ne dirigo uno. Restano però le immense responsabilità di un gruppo dirigente che quanto meno non è capace nemmeno di comunicare. Le stesse dimissioni di Veltroni arrivano lo stesso giorno della condanna di Mills, ma ti sembra sensato? La sensazione è che davvero si sia perso qualsiasi punto di riferimento. Quanto alle analisi politiche poi è vero che dall'esterno è sempre facile commentare, come spesso facciamo noi giornalisti.