Infuriano le polemiche e le prese di posizioni sulla norma che per i contenziosi in atto non prevede il reintegro dei precari ma solo un indennizzo economico.
Maurizio Fugatti, capogruppo della Lega in commissione Finanze della Camera e 'padre', assieme a Gioacchino Alfano (Forza Italia) e Massimo Corsaro (An) dell'emendamento sotto accusa attacca Il Pd per una posizione contraddittoria. Casini chiede di rivedere il provvedimento perché "istituzionalizza la precarietà"e il Pd risponde con una conferenza stampa di Veltroni che chiede di cambiare quanto deciso dalla Camera perché "la precarietà è il primo problema dell'Italia". Il Governo intanto per bocca del ministro Sacconi si dice estraneo alle decisioni del Parlamento.
Insomma, su una questione delicata, spinosa, che coinvolge oltre tre milioni di lavoratori infuria la polemica senza riuscire a capire quali saranno gli scenari reali e futuri per tanti giovani e non.
Almeno Berlusconi in campagna elettorale era stato chiaro. Non si può dire che non sia coerente. Ora resta da capire come è finita la love story consigliata dal premier.
E il paese dal melodramma passa alla farsa.
Sulla questione dell'emendamento sui precari, da leggere alcuni editoriali di oggi.
Riforme non imboscate di Pietro Garibaldi su La Stampa
Il comma 22 del dipendente di Luciano Gallino su Repubblica
Non solo precari, flessibilità per tutti di Pietro Ichino ed Enrico Letta sul Corriere della sera
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